Dottor Giuseppe Cocca, succhi e / o digiuno guariscono da tumore/cancro e…

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I Succhi e/o digiuno guariscono veramente dal tumore/cancro! Introduzione alla “Nuova Igiene Naturale”, “New Natural Hygiene”

Ma il digiuno e/o i succhi  guariscono veramente?

È una domanda che mi viene rivolta “molto” spesso, sono anche “digiuno/terapeuta” nel 1984 ho fatto una esperienza di 30 giorni di digiuno…

Ma non posso rispondere affermativamente per più di un motivo…

Si.. il digiuno  o i succhi non guariscono.. sono un mezzo, uno strumento. La Ferrari ad esempio è un mezzo potente e veloce, forse uno dei più veloci per arrivare a Milano, partendo da Napoli, ma possedere una Ferrari non ci garantisce assolutamente il raggiungimento dell’obbiettivo. La Ferrari bisogna saperla guidare, conoscere profondamente le sue potenzialità, caratteristiche ecc,, la Ferrari è solo un mezzo, uno strumento, come lo è il digiuno. Chi di voi affiderebbe una Ferrari a un ragazzo o ad un neopatentato ?

Il digiuno  e/o i succhi sono  uno strumento, un mezzo che possiamo utilizzare per ottenere risultati strabilianti; ma non basta la lettura di qualche libro per diventare degli esperti.

Se mal gestito, il digiuno  ad esempio è pericoloso quanto una Ferrari mal guidata.

Generalmente si pensa che è il digiuno  o i succhi ad essere “terapeutici” , invece è l’organismo vivente che ha la possibilità di utilizzare questi potenti strumenti, per attuare il processo di disintossicazione e ristrutturazione , fisica emotiva e mentale …

Il digiuno e i succhi sono  un potente strumento per raggiungere “l’obbiettivo”, ma ricordarsi che la finalità è l’obbiettivo, e questo si raggiunge meglio, quando isono utilizzato in sinergia  con altri strumenti della Nuova Igiene Naturale.

Guarire!!! .. guarire da cosa.. con il termine “guarigione” generalmente si intende, sconfiggere debellare le malattie o nel migliore dei casi recuperare la salute.

Penso che prima di pensare di guarire o combattere questa “malattia” chiamata “tumore” o” altro”, dovremmo comprendere cosa è la malattia … cosa è il tumore..

La maggior parte delle persone molte volte non sa che con il termine “malattia” in realtà diamo un giudizio su sintomi, comportamenti, processi, osservazioni anatomopatologiche.

Con il termine “malattia” si da “generalmente” un giudizio “negativo”, cioè non favorevole a sintomi , reazioni, comportamenti , processi, ecc. del nostro organismo.

Nella Nuova Igiene Naturale il primo assunto è che la salute è la condizione “normale” dell’organismo.

La malattia, intesa come corredo sintomatologico,è interpretata come una strategia dell’organismo per ritornare ad uno stato di salute ottimale, una scelta vitale e fisiologica finalizzata alla sopravvivenza.

La malattia è chiamata Ortopatia (dritta malattia) o Eupatia (giusta malattia) per darle una connotazione funzionale.

Una volta lessi un articolo in cui il dr.H. Shelton rispondeva in questo modo ad una signora che stava visitando: Signora ringrazi il suo cancro, se non avesse avuto il cancro, penso sarebbe già morta..

Restai perplesso, Shelton molte volte ribalta il modo il modo di pensare comune.. Mi sembrava una provocazione, ma forse era molto di più

Poi questa notizia..

In esperimenti su topi cancerosi, la Kousmine (C. Kousmine e M. Strojewski-Guex “Oncologia”, 1959 volume 12 pag 70/78) dimostra che i tumori in topi di razza pura (RIII), il tumore ha un effetto protettivo.

Il tumore aumenta la resistenza di questi animali rispetto ad avvelenamenti..

La Kousmine afferma che è come se il tumore abbia un effetto disintossicante, e rispetto ai tessuti da lei analizzati solo “il fegato è dotato di un potere simile, anzi leggermente superiore”..

So che per la maggior parte delle persone è difficile spezzare l’associazione tumore/morte, ma è in realtà questa associazione a determinare molto spesso, reazioni nell’organismo, non funzionali per la vita.

Ricordo di una inchiesta, su persone “guarite” da malattie considerate incurabili, in cui si affermava, che non era tanto il modello terapeutico, a fare la differenza, ma le 2 convinzioni che avevano in comune tutte le persone “guarite”.

1) – Fiducia nella guarigione

2) – Fiducia in quello che stavano facendo.

Avere queste 2 convinzioni non da la sicurezza della guarigione, ma è la condizione di partenza per poter giocare la propria partita con la vita.

Penso che sia utile dividere la “malattia”, dai giudizi sulla malattia..

Con il termine di diagnosi si vuole dare una etichetta (sul cosa si ha .. quale malattia ??), con la prognosi, quali sono le previsioni su quella etichetta, mi domando molte volte come fare a liberarsi dal potere di alcune parole “diagnosi” rispetto a quale modello di riferimento, “prognosi” (previsioni), chi le ha fatte e in che modo;

mi piacerebbe avere prognosi (previsioni) su..

– cosa succede se la “malattia” non viene ne diagnosticata ne ovviamente trattata;

cosa succede se dopo la “diagnosi” la persona decide di affidarsi al destino o alle forze della natura;

cosa succede se dopo la diagnosi … se è trattati da modelli terapeutici non convenzionali a prescindere che siano riconosciuti solo dallo “stato” o solo dal cliente (molte volte anche molto paziente).

Ad un convegno di Igiene Naturale un relatore sorridendo affermò:

– Quando un medico vi dice che con quel “tumore” avete solo sei mesi di vita, in realtà vi sta dicendo, che per quello che sa, se in quella “patologia” utilizzate la terapia consigliata “convenzionale”, sopravvivrete se va bene sei mesi.. se fate altro, non abbiamo esperienza.

Il dott. Kaki Sidwa Igienista e Naturopata Inglese un Giorno mi confidò che nella sua clinica “Shalimar” sono passate migliaia di “malati” terminali, per digiunare, fare cure di frutta trattamenti chiropratici, ecc.

Ha avuto in 40 anni 4 decessi, 4 processi e 4 assoluzioni.. gli sarebbe piaciuto che almeno anche le cliniche “allopatiche” avessero lo stesso trattamento.

Rispetto alle convinzioni rispetto le malattie ricordo ancora un episodio avvenuto quasi 20 anni fa, che ha cambiato radicalmente il mio modo di relazionarmi con le cosiddette malattie..

Era di sabato e stavo facendo una passeggiata con un gruppo di amici, un mio collega psichiatra e appassionato di PNL (programmazione neurolinguistica), mi domanda il perche’ del mio umore, leggermente cupo; gli spiego che il lunedì ho un appuntamento con un cliente, con la cirrosi epatica, e dal momento che è una malattia “cronica degenerativa irreversibile” .. e non vi più niente da fare … non so come fare per aiutarlo..

mi guarda divertito e mi dice – come fai a sapere che non vi è più niente da fare – pensavo mi volesse “sfottere” (prendere in giro), ma sto al gioco e gli rispondo garbatamente – è scritto su tutti i libri di medicina e anche tu dovresti saperlo – mi risponde che sui libri è scritto altro, ribatto che ero stato tutta la notte sui libri e vi era scritto proprio che era una malattia (incurabile)..

…e dopo qualche altra scaramuccia verbale la risposta “illuminante”.. Sui libri di medicina vi è scritto che alcuni “medici” anche molto “bravi”, hanno avuto in “terapia”, diverse persone con una diagnosi di cirrosi epatica, e con le loro cure anno avuto certi “risultati” Ma è la loro storia di chi ha abbracciato quel modello … e sono i risultati di quel modo di procedere, che trovi scritti sui libri di medicina; ma non vi è la storia del tuo cliente e di quello che succede utilizzando dei presupposti diversi e procedure diverse.

Comprendere che il futuro di ogni “malattia” non è stato ancora scritto, e lo scriviamo noi con le nostre convinzioni e azioni, forse ci può ridare una grande libertà..

Ma allora cosa fare quando si è “malati” ?? dipende ..

Dire che ogni forma di trattamento è quella giusta per il malato, sembra assurda, eppure è vero egli viene sempre curato bene, in ogni circostanza, sia che si seguono le regole della scienza, sia che ci si affidi alle arti di un guaritore di campagna.

Il successo non dipende dal fatto che le prescrizioni si conformino a determinati principi terapeutici , ma dal modo con cui l’ES del paziente si serve di tali prescrizioni……..

G. Groddeck ..il libro del’ES.)

Prima di tutto essere in sintonia con il cliente, e poi comprendere cosa fare .. E può essere utile utilizzare il diagramma da me leggermente modificato del dott. Tilden I

ll dott. Tilden ha elaborato un diagramma per spiegare l’origine della Tossiemia e delle cosiddette “malattie”, diagramma che andrebbe spiegato dettagliatamente in ogni passaggio

Convinzioni, abitudini e comportamenti I Stile di vita I Tensione, fisica, mentale ed emotiva I Indebolimento (enervazione)

I Eliminazione tossiemica insufficiente attraverso Polmoni, fegato,reni, pelle intestino ecc.

I Ritenzione degli scarti metabolici I TOSSIEMIA I Crisi di disintossicazione Reazioni di malattia acuta

I Condizioni cronico degenerative

Questo diagramma spiega solo una delle possibili cause delle malattie, ma se ben utilizzata può risultare veramente utile per avere una visione sistemica .

Quelli che chiamiamo sintomi o malattie sono solo dei programmi biologici sensati finalizzati alla sopravvivenza, ma il fatto che siano finalizzati alla sopravvivenza, non implica che siano sempre efficaci, la sopravvivenza è l’intenzione del programma, ma l’effetto può essere devastante se non gestito in modo efficace.

Nella Nuova Igiene Naturale non si pone “tutta” l’attenzione alle “malattie” , ma a ciò che le determina …. la tossiemia, la cosiddetta “terapia” è incentrata su ciù che ha concorso all’aumento della tossiemia e…

a tutto ciò che ha determinato una diminuzione “dell’energia “, cioè ad abitudini alimentari, stile di vita ecc…

Il digiuno o le cure di frutta, in questo contesto sono utilizzate principalmente per mettere a riposo l’apparato digerente dell’organismo, e le attività “relazionali, per fare in modo che le energie dell’organismo siano finalizzate quasi esclusivamente al processo di “disintossicazione” e disinfiammazione, guidate da quella che in omeopatia viene chiamata la vis medicatrix naturae..

Ma alla base di tutto vi sono le “convinzioni”.( sulla malattia, su se stessi, sul futuro, sulle proprie capacita ecc.

Le convinzioni determinano gli stati d’animo, i comportamenti, il nostro modo di interagire con il mondo.

Molte volte anche lavorare quasi esclusivamente con convinzioni limitanti porta a quella dimensione chiamata guarigione..

(Convinzioni – ediz. Astrolabio – autore R. Dilds ) Esperienza di R Dilts (uno dei massimi esponenti della PNL a livello mondiale) la madre guarita da un cancro con metastasi lavorando quasi esclusivamente, sulle sue convinzioni rispetto alla “malattia”, al mondo, alla vita, ecc..

Nulla è più difficile da vedere di quello che davanti agli occhi appare” ( J.W.Goethe – 1749-1832)

Quando una persona è malata è molto importante non fare niente, ma questo niente bisogna saperlo fare molto, ma molto bene (H.M.Shelton)

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