Pasta e patate

Pasta e Patate


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Ingredienti


Dose per 4 persone

  • 600gr. di patate (preferibilmente quelle vecchie)
  • 400gr. di pasta mista
  • Olio q.b.
  • Sale q.b.
  • Sedano
  • Carota
  • Cipolla
  • Qualche pomodorino (in alternativa un cucchiaio di passata di pomodoro)
  • Parmigiano

 

Preparazione


Tritate il sedano, la carota e la cipolla e lasciateli soffriggere a fuoco dolce nell’olio extra vergine. Appena il trito e ben dorato, aggiungere qualche pomodorino a pezzetti – la pietanza deve risultare rosata – e lasciate cuocere a fiamma bassa fino a quando il sughetto sarà amalgamato.
Aggiungete ora le patate tagliate a tocchetti e dopo qualche minuto tanta acqua da coprire le patate e da permettere alla pasta di cuocersi. Aggiungete ora il sale.
Quando la minestra ha raggiunto il bollore, versate la pasta rigorosamente mista. Mescolate di tanto in tanto e lasciate cuocere. La minestra deve essere asciutta e la pasta legata con le patate. Attendere qualche minuto poi servire e spolverare con parmigiano.

Variante con provola.

Stesso procedimento, ma la pasta deve rimanere leggermente più al dente perché completerà in forno la cottura. Prendete ora una pirofila. Versate metà della minestra. Aggiungete pezzetti di provola, meglio se del giorno precedente, è più asciutta. Coprite con la rimanente pasta e patate. Spolverare il tutto con il parmigiano al quale unirete una piccola manciata di pangrattato. In forno a 170/180 fino a quando si farà una leggera crosta e la provola sciolta renderà’ il piatto ancora più gustoso. Attendere un paio di minuti e impiattare.

Sapevate che…


Le virtu’ del sedano erano conosciute sin da tempi remoti. Già 1000 anni prima di Cristo e in alcuni autori greci come Omero si fa riferimento all’utilizzo di questa pianta come erba medicinale.
Una prima testimonianza dell’uso alimentare risale però a un documento francese del 1623. Il sedano “apium graveolens” dove “graveolens” è un aggettivo che sta appunto ad indicare dall’odore acuto cresceva allo stato selvatico presso fiumi e zone paludose. Era ed è di colore verde intenso.
I botanici hanno creato la varietà di “sedano bianco” dal profumo e gusto meno aggressivo. In cucina quello selvatico aromatizza ed esalta alcuni piatti – i brodi, o ad esempio, la classica zuppa di fagioli alla maruzzara – mentre quello bianco è ideale in moltissime insalate proprio per il suo gusto fresco e delicato.
Ma le proprietà del sedano sono molteplici. Svolge un’azione mineralizzante perché ricco di sali tra cui il potassio di calcio, fosforo e vitamine e, a ed e specie se consumato crudo – nella cottura molti benefici si perdono-. Al sedano è riconosciuta grande proprietà diuretica e digestiva. La fantasia popolare anticamente soprattutto in Francia riconosceva al profumato ortaggio proprietà energetiche e afrodisiache.

Smorfia gastronomica – le patate n 41

 

di Patrizia Taglialatela

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