Sipario chiuso su Estate a Napoli 2015 con Caravaggio

IMG_1819 - CopiaAl Maschio Angioino ultimo atto di “Estate a Napoli 2015” con applaudita messa in scena del dramma Caravaggio…l’ultima notte a Napoli

Napoli. Spettacolo da non perdere aveva consigliato il Comune di Napoli e a ingresso gratuito ma solo perché era l’evento di chiusura di “Estate a Napoli 2015” e il pubblico ha risposto esaurendo non solo tutti i posti a sedere nel cortile del Maschio Angioino, ma anche la gradinata interna di accesso al piano superiore del castello e finanche con altro pubblico in piedi. In questo scenario di tutto esaurito s’ è dispiegata la rievocazione storica del dramma Caravaggio … l’ultima notte a Napoli “ragnatela a luci e ombre” “Progetto Millarcum” di Ilio Stellato e Maurizio Merolla direttore artistico, regista e bravo attore protagonista nel ruolo del Caravaggio.

OK5 IMG_1728Similmente a Merolla, tutti all’altezza artistica del “compito” gli attori soprattutto per controllata efficacia di toni e immedesimazione nei personaggi interpretati Liliana Palermo, Susanna Mendoza, Ciro Grano, Antony Delle Donne, Fedele Canonico, Jahela Pinto, Luigi Farinelli, Giancarlo Sanduzzi, Andrea Sensale.

OK 2IMG_1799Scenografia essenziale. Rappresentata la locanda partenopea frequentata da Michelangelo Merisi in arte il Caravaggio dove il pubblico assiste “all’ultima notte” quando il pittore s’imbarco dal sedile di porto per andare incontro al suo triste destino. Lo spettacolo fa rivivere il periodo in cui il Caravaggio soggiornò a Napoli dopo essere fuggito da Malta e Roma per avere ucciso un uomo e da dove sperava nel perdono della Chiesa. Anche a Napoli il cosiddetto “pittore maledetto” non ebbe vita facile: sfregiato al viso in una rissa. Continuò ugualmente a creare tele capolavoro quale l’ultima intitolata “Il martirio di Sant’Orsola” oggi visibile nel Palazzo Zevallos Stigliano in Via Toledo 185.

OK CaravaggioLa rievocazione storica della vicenda, frutto di ricerca degli autori, riesce a far luce su una verità sostanzialmente celata sulla misteriosa fine del Caravaggio. Ripetiamo: tutti bravi gli interpreti capaci di trasmettere al pubblico le emozioni necessarie. Unico neo: alcuni microfoni (di uso filodrammatico) collocati in terra. Talora scalciati dagli attori con conseguenti rumori molto fastidiosi che hanno inficiato l’ambientazione storica e non necessari per le voci teatrali ben impostate degli attori. Voci udibili nonostante un cortile con scarsa acustica. Di questo la regia si è detta consapevole e di aver ricorso ai microfoni nel timore che il pubblico non potesse sentire bene. In compendio, ciò non invalida minimamente bravura e adeguatezza nei ruoli degli attori, meritevoli pertanto dei calorosi, ripetuti applausi riservati loro dal pubblico visibilmente ed espressamente compiaciuto e soddisfatto.

di Salvatore Cuozzo

 

 

 

 

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