“Vertenza informazione in Campania” del Movimento Unitario Giornalisti. Tempo lavori 90 giorni

MUGMod1MUGGAppello del presidente del movimento Unitario Giornalisti Mimmo Falco al nuovo governatore della Campania Vincenzo De Luca affinché offra la propria disponibilità a contrasto della devastante crisi giornalistica campana

Napoli. Nella sede dell’Ordine Giornalisti della Campania si è svolta la conferenza stampa indetta dal Movimento Unitario Giornalisti sul tema “Vertenza informazione in Campania”.

AAIMG_1550La piattaforma programmatica a sostegno della piccola editoria è stata presentata dal presidente del Movimento Unitario Giornalisti Mimmo Falco che dice: “Il lavoro dovrà essere svolto entro 90 giorni per predisporre in gennaio 2016 la realizzazione dell’intero settore informazione”. Falco qualora fosse necessario, non esclude una giornata di protesta della categoria.

“Il nostro auspicio – aggiunge il presidente Falco – è che la nuova amministrazione regionale voglia fornire la propria disponibilità a essere l’interlocutore politico e istituzionale, attento e attivo, con il quale confrontasi al fine di contrastare la crisi ormai devastante che colpisce la nostra categoria”.

Punti salienti della vertenza: 1) censimento uffici stampa per applicazione legge 150/200, 2) esame realtà editoriali della Campania, 3) sfruttamento giornalisti, 4) provvidenze in favore dell’editoria locale, 5) corsia agevolata per auto imprenditorialità editoriale e giornalistica.
All’incontro oltre allo stesso presidente Mimmo Falco sono intervenuti altri dirigenti del Movimento Unitario Giornalisti, quali: Ciro Pellegrino, Salvatore Campitiello, Massimiliano Musto e Alessandro Sansoni.

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Salvatore Campitiello: “L’informazione è un bene pubblico. A livello nazionale si sta parlando di togliere i benefici all’editoria. Noi crediamo invece che vadano dati a chi merita. In Campania non abbiamo nulla che riguardi la piccola editoria. La situazione dei giornalisti sfruttati è peggiore del Caporalato. “I raccoglitori di pomodori extracomunitari almeno guadagnano qualcosa pur se poco, mente, i giornalisti producono informazione e ricevono nulla”. Campitiello al cospetto di quest’amara realtà si augura che la vertenza generi una forte scossa nella categoria.

Sono altresì intervenuti: Enzo Colimoro, (fiduciario Inpgi), Mauro Fellico, Gino Giammarino editore della testata giornalistica “Il Brigante”.

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Enzo Colimoro ricorda le responsabilità del passato di singoli e della categoria e la situazione odierna devastante. “La previdenza – dice Colimoro – investe e orienta il quotidiano di ciascuno. Rappresenta traguardi da raggiungere e sicurezze da creare. C’è ancora da fare in conquiste e correttivi. Spero che gli atti di questa riunione giungano alla Regione e nelle sedi delle decisioni. Sul tema dei finanziamenti all’editoria dobbiamo ragionare in maniera diversa: senza la ciccia non si può creare un intervento concreto. Nel nostro ambito regionale è noto quanto si sia perso e diluito in termini d’assistenza”. Infine Colimoro invita la categoria a riflettere sulla filosofia del finanziamento pubblico.

Mauro Fellico pone l’accento sull’assurdità della legge 15O che pur essendo nata quindici anni fa non è stata mai applicata tanto più che riguarda anche la salute dei giornalisti.

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Gino Giammarino ha rilevato le grandi difficoltà di sostentamento ma aggiungendo che dipende anche dal saper produrre buona informazione.
Ecco i punti in dettaglio dell’importante piattaforma programmatica presentata dal Mugi (Movimento Unitario Giornalisti). Piattaforma che in caso di successo porrebbe finalmente fine ad annose ingiustizie nei riguardi di giornalisti sfruttati e a discriminazioni verso la piccola editoria a danno della stampa libera e della democrazia nell’informazione.

1) Censimento di tutti gli uffici stampa presso gli enti pubblici e privati della Campania per determinare dove è applicata o elusa la legge 150/2000 (disciplina delle attività d’informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni e degli enti privati). Quest’azione va realizzata aprendo un tavolo di lavoro con l’Ordine e con le associazioni di categoria e istituendo un osservatorio per la corretta applicazione della legge 150.
2) Una radiografia per provincia per provincia di tutte le realtà editoriali esistenti (pubblicazioni locali, mensili, settimanali e periodici, siti web, radio, televisioni) per determinare i livelli occupazionali reali e la conseguente applicazione del contratto nazionale del lavoro del comparto informazione (Frt-Aeranti-Corallo-FNSI).
3) Eliminare lo sfruttamento dei colleghi impegnati senza alcun tipo di tutela contrattuale nelle realtà editoriali campane.
4) La provvidenza in favore dell’editoria locale (sconti sulle utenze energetiche e telefoniche, allacciamenti con le agenzie di stampa) e incentivi alle assunzioni di giovani praticanti secondo le modalità da adeguare all’attività giornalistica, dell’apprendimento professionalizzante.
5) La creazione di una corsia preferenziale, finalizzata all’auto imprenditorialità in ambito editoriale e giornalistico, di accesso al fondo di rotazione del Microcredito FSE, da determinarsi tramite un tavolo di concertazione che veda presenti tutti gli attori coinvolti. (Regione, Sviluppo Campania, Ordine, Associazioni sindacali dei giornalisti, eccetera).

Salvatore Cuozzo

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