TEATRO CILEA: ANDREA DELOGU SI RACCONTA IN 40 e sto

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Magica serata al Teatro Cilea di Napoli nel one woman show “40 e sto, manuale di sopravvivenza alla maleducazione sentimentale”, in cui Andrea Delogu si confessa a 360 gradi. Vivi applausi del Pubblico

Con colonna sonora le canzoni di Max Pezzali, scorrono le immagini dei fantastici anni ’80 d’infanzia a San Patrignano tra 2000 persone in comunità dove si sono conosciuti e hanno vissuto i genitori di Andrea Delogu.

I primi timidi amori, le innumerevoli esperienze di lavoro e di vita si susseguono per la poliedrica artista romagnola al passo con i cambiamenti della società italiana e delle mode internazionali via via tra i ’90 e l’inizio del secondo millennio, il superamento della dislessia, l’amicizia con Ema Stokholma, sino alla drammatica conclusione del suo matrimonio con l’attore Francesco Montanari nel gennaio 2021.

Con la perdita di tutte le certezze la Delogu descrive i momenti bui tra palestra, botox, una famiglia che definisce “frizzantina” e le malignità di amici, social e riviste rosa, sino al rifugio su Tinder e Instagram e il ritrovamento della forza in sé stessa e di un nuovo amore, il modello di origini casertane Luigi Bruno, di sedici anni più giovane, che nonostante pettegolezzi e i soliti luoghi comuni, le ha restituito la leggerezza del vivere. La carriera artistica procede spedita, questa estate ha presentato i Tim SummerHits su Rai2 con Stefano De Martino per poi iniziare la turnèe teatrale con conclusione della prima parte, dopo ben 20 repliche in tutta Italia, proprio a Napoli.

Incontriamo Andrea poche ore prima dello spettacolo in forma smagliante.

D. Conduttrice ed autrice televisiva e radiofonica, scrittrice, attrice, ex ballerina e valletta, cantante, dj, internauta, blogger, insomma di tutto di più, si potrebbe dire che non ti sei fatta mancare nulla. Ma c’è qualcosa che non rifaresti e, invece, avresti piacere di cimentarti in una esperienza del tutto nuova?

R. “Ti dirò – precisa Andrea- di tutto quello che ho fatto non rinnego nulla, anche le cose brutte o che non mi sono piaciute, vivo di curiosità e l’esperienza mi è servita per non fare più certi errori. Non ho il classico sogno nel cassetto ma se scopro qualcosa di nuovo e interessante mi ci butterò a capofitto”.

D. Per te la vita, come scriveva Walter Pitkin nel saggio “Life beginsforty,” comincia davvero a 40 anni?

R. “Mah, di sicuro quando una madre ti mette al mondo, inizia tutto: però ogni momento è qualcosa di diverso e importante ed io mi sto proprio divertendo in questi miei quaranta, ”sorride.

D. Come descriveresti il tuo spettacolo?

R. “Ho racchiuso in “40 e sto” tutto ciò che mi faceva ridere e di grottesco che mi capitava nella vita alla soglia dei quaranta anni, mi sono detta: perché non riderci davvero e portarlo in scena per vedere cosa succede? E così è nato lo spettacolo.”

D. Il tuo rapporto con Napoli e la napoletanità.

R. “Il sodalizio con Renzo Arbore (nato in Indietro tutta 30 e l’ode su Raidue nel 2017 ndr) mi ha dato i superpoteri per leggere Napoli, non c’è persona più preparata sull’argomento,un vero messaggero della napoletanità. Napoli è meravigliosa, un cuore che batte e quando sono qui mi sento sempre a mio agio”

D. I tuoi prossimi impegni.

R. “La turnèe riprenderà tra qualche mese con nuove date, poi radio rai2, che è il mio primo e indiscusso amore, Sanremo con Prima Festival e un progetto letterario, ma non ti posso svelare di più”.

Le anime del bar Cilea Elena e Anna

di  Francesco Grumetto

 

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