Al Ridotto del Mercadante in scena MAMMA di Annibale Ruccello

antonella-morea-in-mamma-regia-gerardo-dandrea-3Al Ridotto del teatro Mercadante dal 6 all’11 dicembre va in scena MAMMA Piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello con la regia di Gerardo D’Andrea interpretato da Antonella Morea primo omaggio dello Stabile all’autore a trenta anni dalla scomparsa

antonella-morea-in-mamma-regia-gerardo-dandrea-2Napoli. Dal 6 al 11 dicembre al Ridotto del Teatro Mercadante va in scena Mamma, Piccole tragedie minimali, testo di Annibale Ruccello – il drammaturgo, attore e regista di Castellammare di Stabia scomparso nel settembre del 1986 all’età di 30 anni – con la regia di Gerardo D’Andrea interpretato da Antonella Morea.

Musiche in scena eseguite da Caterina Bianco (al Violino), Enzo Nini (al Sax), Martina Mollo (alla Fisarmonica). Le scene sono di Carmine De Mizio; i costumi di Alessandra Gaudioso.

Andato in scena la scorsa estate a Positano, su produzione Eventi Mediterranei con la collaborazione di Positano Teatro Festival, lo spettacolo è il primo – insieme a Ferdinando a gennaio al Teatro San Ferdinando – dei due testi in Stagione allo Stabile nel trentennale della scomparsa dell’autore.

antonella-morea-in-mamma-regia-gerardo-dandrea-1«Lo spettacolo – dichiara il regista Gerardo D’Andrea – si compone di tre microstorie che sono peculiari della poetica dell’autore, e di un racconto breve, Miezo Culillo, dove una madre ghiotta ed una figlia avida scatenano le ire vendicative di un orco. La prima delle tre storie è quella di Maria del Carmelo da tutti chiamata Carmela, una derelitta fortemente disturbata, convinta di essere Maria Santissima che, rinchiusa in un istituto di pena, dialoga (o crede di farlo) con la vergine Santa Rita, con Ava Gardner, con Santa Francesca Romana, in attesa di incontrarsi con Marlon Brando. La seconda storia, Mal di denti, presenta uno scontro generazionale, dove il rapporto edipico madre/figlia si capovolge: la vittima è la figlia, e non la madre. La terza storia, La telefonata, rappresenta una delle più feroci critiche ad una società schiava dei modi e dei tempi della Tv».

Il testo debuttò nel luglio del 1986 a Montalcino, nell’ambito dell’omonimo festival teatrale, e segnò il ritorno in scena in veste di attore dello stesso Ruccello, sua ultima interpretazione prima della scomparsa, il 12 settembre successivo.

Orario rappresentazioni: 6 e 9 dicembre ore 18.00; 7, 8 e 11 dicembre ore 21.00; 10 dicembre ore 17.00

 Informazioni: www.teatrostabilenapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396 | biglietteria@teatrostabilenapoli.it

 

Lascio un commento