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Una celebrazione dell’animo francescano tra forma e spiritualità: autentica esperienza multisensoriale, un vertice di fervore creativo che travalica il mero tributo per divenire una profonda riflessione sulla condizione umana.
La sesta edizione di questa rassegna accoglie trentadue artisti, di cui sei di respiro internazionale, le cui quarantacinque opere si dispiegano in una sinfonia visiva di notevole spessore.
Non è un’esposizione statica, bensì un percorso dinamico scandito da tre temi cardinali: Pace, Speranza e Amore, pilastri dell’insegnamento francescano.
La curatela, sapientemente bilanciata, esplora un’ampia gamma di linguaggi, dalla pittura alla scultura, fino alla fotografia. Il filo conduttore di questa narrazione visiva è un messaggio universale di benevolenza, a tratti espresso in scene di toccante empatia, a tratti in una celebrazione panica della natura, concepita come un inscindibile gemellaggio tra l’umanità e il regno faunistico.
Particolare risalto è dato all’Amore filiale e materno, raffigurato in una scelta cromatica audace e calibrata. Qui, i toni brillanti e luminosi, uniti a velature delicate, trasmettono una tenerezza che eleva la rappresentazione a simbolo di un affetto puro e indissolubile. Altre opere, invece, si spingono verso un linguaggio metafisico, ove la sintesi formale esprime con chiarezza disarmante messaggi di speranza, cullati dalla presenza onnipresente del Santo di Assisi.
Non mancano le esplorazioni dell’astrazione, dove gli artisti impiegano cromie sublimi per trasformare la tela in un campo di armonie timbriche, in cui l’osservatore è invitato a perdersi in un dialogo emotivo. L’iconografia del Santo stesso diviene soggetto di profonda indagine: molti ritratti lo immortalano con una freschezza descrittiva, concentrandosi sulla sua spiritualità e sul segno delle stimmate. La scultura, con i suoi tre capolavori, si afferma con una presenza imponente, celebrando il legame tra il Santo e il lupo. Le opere manifestano una plasticità armoniosa e una grandezza d’intenti che rivelano una profonda comprensione della materia e del soggetto. Infine, il mezzo fotografico cattura l’essenza della natura, svelandone l’energia e la bellezza in istantanee cariche di significato.
A questa rassegna, frutto di un impegno corale, partecipano figure di spicco, quali la presidente Angela Chiassai, la prof, arch Barbara Righetti, al parroco Luca Azteni, fino alla critica d’arte Elena Gradini l’architetto Enrico Cassia
L’evento, impreziosito dalla madrina, la principessa Ginevra Giovanelli, culminerà in una chiusura musicale di rilievo, con le esibizioni del coro Exsultet. A tutti quelli che, con dedizione e passione, hanno reso possibile questo eccezionale evento artistico, va il più sentito riconoscimento. Arte in Cammino vi aspetta numerosi al prossimo Premio Capitolium 2026 a maggio al centro storico di Roma. Grazie, Barbara Righetti.