MOSAC: Castello di Cisterna (NA) carabinieri in attesa riapertura spaccio
MOSAC: Castello di Cisterna (NA), carabinieri in attesa da sei mesi per la riapertura dello spaccio. Capitolati d’appalto stringenti, una sfida economica per le società appaltatrici.
Negli ultimi anni molti operatori economici hanno dovuto fare i conti con una crescente difficoltà nella gestione degli spacci nelle caserme. La causa di questa crisi, come rilevato dal MOSAC, è da ricercarsi principalmente nei capitolati d’appalto e soprattutto nelle problematiche legate alla tassazione e alle spese di gestione.
Gli spacci, che tradizionalmente sono utilizzati per una veloce pausa caffè durante le attività istituzionali, oggi, con l’aumento delle spese operative e fiscali, sono considerati sempre più come una realtà insostenibile dal punto di vista economico.
Molte di queste strutture, infatti, sono gestite tramite contratti di appalto esterni, stipulati con aziende terze che si occupano della gestione e della fornitura dei beni. Tuttavia, in diversi casi, i capitolati stipulati non sono risultati vantaggiosi per le imprese, in quanto non tenevano conto dell’effettivo flusso di vendite, degli incrementi delle spese generali e della tassazione crescente a cui sono soggette queste attività.
Dal punto di vista sindacale: “la chiusura degli spacci solleva diverse preoccupazioni. Queste strutture non sono un’opportunità per ottenere beni a prezzi più bassi e neanche uno strumento di welfare aziendale. Queste strutture offrono semplicemente un servizio che consente di aumentare l’efficienza delle attività istituzionali con il recupero delle energie psico fisiche attraverso una breve pausa”. Quanto dichiara Gennaro DE FALCO, componente del Comitato Nazionale del MOSAC, che continua: “La mancata riapertura potrebbe essere considerata dai lavoratori un mancato riconoscimento da parte dell’amministrazione. L’amministrazione è dunque chiamata a una riflessione più ampia con soluzioni efficaci per evitare la chiusura degli spacci attraverso una revisione dei capitolati d’appalto con un’attenzione particolare alla sostenibilità economica dell’attività. Corre la necessità di un intervento immediato da parte di chi è deputato alla vigilanza in quanto sono situazioni nocive per gli interessi economici delle società e per la salute ed il benessere dei Carabinieri”.
Componente Comitato Nazionale MOSAC Gennaro de Falco