Truffe assicurative. Automobilisti assicurati, ricevono avvisi di sinistri mai vissuti (mai accaduti) inventati da truffatori. “Complice” Disegno legge, CARD, iptiQ. Si tratta di una vera e propria violenza psicologica verso il truffato ignaro di tutto! Governo e Parlamento badino a rimuovere tale scellerato disegno legge e soprattutto la criminogena “Convenzione di indennizzo Diretto” e la “gestione stragiudiziale dei sinistri” a beneficio di truffatori e assicurazioni (aumenti dei premi) e a danno di automobilisti inconsapevoli, virtuosi e onesti! Il tutto notificato attraverso un’altra misteriosa “Insoore”, ossia WHOOSNAP SRL. E’ scomparso il rapporto diretto fra assicurazione e assicurato, sostituito da un groviglio di deleghe confusionario, incomprensibile per i semplici assicurati. Il classico “scarica barile”. Un “labirinto senza uscita”. Un criminogeno “Gioco delle tre carte!” Anche in questo caso “La giustizia italiana è la migliore del mondo: lo affermano i delinquenti!
Vediamo che cosa è già accaduto e sta accadendo a numerosi automobilisti (compreso lo scrivente) assicurato presso la PRIMA S.p.A. Ecco l’iter orchestrato dai truffatori che trovato la targa della vittima, inventano (in sua assenza) un sinistro, lo comunicano alla propria assicurazione (in questo caso GENERTEL) chiedendo e ottenendo l’anticipo di soldi per riparare immediatamente il danno inventato dal truffatore alla sua auto. L’assicurazione del truffatore GENERTEL, chiederà poi alla compagnia del truffato (scrivente) PRIMA S.p.A. il recupero dei soldi regalati al truffatore, la quale potrà aumentare il cosiddetto premio al proprio incolpevole assicurato (lo scrivente). Il tutto accade finanche senza che il truffato possa sapere che cosa abbia scritto-inventato il truffatore, negandogli l’accesso agli atti. “Oltre il danno la beffa!”. Inoltre, nel caso dello scrivente, l’auto del truffatore ha ben due fermi amministrativi!. N.B. GENERTEL è l’ex assicurazione dello scrivente truffato sempre virtuoso!
Attenzione! Vediamo che cosa deva fare il truffato per tutelarsi. Ricevuto l’avviso di sinistro (mai vissuto) redatto, fra l’altro, scorrettamente con del “tu” e addirittura in WhatsApp) il truffato non dovrà assolutamente rispondere trattandosi di sicura truffa. Nel caso il truffato sia caduto nella criminogena trappola rispondendo sprovvedutamente al WhatsApp o a una lettera, dovrà recarsi immediatamente alla propria assicurazione PRIMA per fare disconoscimento del finto sinistro, con il quale si chiede il pieno accesso agli atti, per impedire che il truffatore riceva soldi dalla propria sassicurazione e di non aumentare al truffato il cosiddetto premio.
In caso del negato l’accesso agli atti (nonostante sia diritto sacrosanto) al truffato non resterà che fare La querela: definita “condizione di procedibilità”. N.B. Nel caso dello scrivente, l’auto del truffatore ha finanche due fermi amministrativi.
Vediamo ora, come la PRIMA (assicurazione del truffato) tramite la iptiQ, risponde alla richiesta d’accesso agli atti del truffato cliente: “Con la presente comunichiamo che siamo stati delegati dalla Spett. IPTIQ EMEA P&C SA alla gestione stragiudiziale del sinistro, siccome trattasi di sinistro gestito in Convenzione di indennizzo Diretto non siamo in possesso della documentazione richiesta, pertanto si invita a interloquire esclusivamente con la GENERTEL S.p.A. assicurazione (del truffatore) che gestisce il sinistro”. Inaudito! Scomparso il rapporto diretto fra assicurazione e assicurato, sostituito da un groviglio di deleghe e contro deleghe confusionario, incomprensibile per i semplici assicurati. Il classico “scarica barile”. Un “labirinto senza uscita”, Un criminogeno “Gioco delle tre carte!”
Tali truffe, sono rese possibili da una convenzione denominata CARD, da iptiQ (compagnia assicurativa digitale) e da un Disegno di legge parziale (Bersani e successive modifiche) Difatti, la CARD ha sostituito il precedente sistema, denominato Convenzione Indennizzo Diretto (CID), non più attivo dal 2007. Fino al 2022, gli assicurati avevano la possibilità di sfruttare la procedura dell’indennizzo diretto solo per le polizze stipulate con compagnie aderenti alla CARD, ma un Disegno di legge parziale sulla Concorrenza, (concorrenza?) ha recentemente modificato la disciplina del risarcimento diretto, estendendo dal 1° gennaio 2023 anche alle imprese di assicurazioni no CARD operanti in Italia. Risultato? Ora (grazie a ciò) tutte le assicurazioni possono usare la gestione stragiudiziale dei sinistri (ossia, chiara possibilità di truffare) a beneficio di assicurazioni (aumenti dei premi) e truffatori e a danno dei clienti onesti assicurati. Grande affare per le assicurazioni e truffatori! Non a caso ogni giorno nascono come funghi nuove assicurazioni delegate… A tale fenomeno criminogeno, si aggiunge (altra ingiustizia da eliminare). La discriminazione a carico degli assicurati virtuosi del Sud Italia, costretti a pagare (senza colpe) “premi” quadruplicati rispetto al Nord. Altra gran pacchia affarista per le assicurazioni! Gran pacchia per le assicurazioni! Il tutto, accade in nome dell’affarismo senza scrupoli e del dio denaro!
Governo e Parlamento, badino a rimuovere questa legge scellerata-criminogena, anticostituzinale! Si torni al vecchio sistema privo di simili trappole.
N.B. Nonostante quanto esposto, GENERTEL e persino la stessa assicurazione dello scrivente PRIMA, continuano a chiedere (questa volta tramite un’altra “misteriosa” delega “Insoore”, ossia WHOOSNAP SRL) di effettuare accertamenti peritali al fine di effettuare una perizia di riscontro sul mio veicolo. Riscontro di cosa? Di un sinistro mai avvenuto? Inaudito! Inesigibile per i motivi detti e in ogni caso! Perdurando la negazione allo scrivente dell’accesso agli atti, allo scrivente resterà da fare soltanto querela. N.B. Lo scrivente, da conoscitore marginale di leggi, ha fatto gran fatica nell’elaborazione di questo scritto.
Salvatore Cuozzo Ciaravolo