La trascendenza, oltre il perimetro della fisica

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LA TRASCENDENZA, OLTRE IL PERIMETRO DELLA FISICA

La trascandenza. Se l’essente umano che appare in questo mondo non appartiene solo a questo mondo allora vuol dire che appartiene all’ eternità. Quest’affermazione nasce dal fatto che il pensiero umano non può tradire se stesso limitandosi all’esperienza nel perimetro della fisica dove si manifesta la nostra realtà comprensibile attraverso le leggi della natura e l’onere della prova ma spinto dalla temporalità della vita e quindi dalla morte cerca l’oltre.

Prof Elio Bava

Non bastano all’essente le conquiste temporali di un pensiero che cerca di ordinare la realtà in architetture e schemi dove parole e concetti non abbiano contraddizioni o dove i saperi della tecnica rappresentino nuove conquiste questa comprensibilità rimane in un pensiero circolare, dove le stesse parole ripiegano su se stesse e diventano inadeguate ad esprimersi perché lo stesso linguaggio diventa povero e allora se ne cerca uno più alto che appartenga al sentire creativo come la poesia.

L’unicità dell’essere umano avverte la sua parte trascendentale che la abita e quindi la cerca a volte il pensiero cattura dei segnali che sono un oltre la materia che conosciamo diventando una prova che c è in noi qualcosa di diverso e incomprensibile con le sole leggi della natura perche non riconducibile a nessuna esperienza sensoriale. Sono segnali che appaiono nella nostra realtà con manifestazioni inspiegabili al comprendere, ma la cui esistenza è palese e quindi non possiamo non prenderne atto. La vera natura dell’uomo è la presenza della trascendenza nell’uomo esclude la casualità della sua esistenza e testimonia che accanto alla sua natura materia c è un’altra dimensione immateriale eterna incorruttibile che non può non essere il principio o uno dei principi della creazione ed è proprio sulla dimensione del trascendente e nel suo inspiegabile sentire come direbbe kirkegrant la consapevolezza della propria spiritualità che l’uomo ritroverà se stesso. 

Cosi potremmo dire che la essente apparso dal nulla anche se ritorna al nulla non muore ma diventa altro non c è solo un passaggio fisico dall’essere al non essere non c è solo l’evidenza della scomparsa della materia organica rimane una presenza unica per ciascuno di noi in un’area trascendentale che appartiene ad un oltre non cerchiamo prove scientifiche esse appartengono al perimetro della fisica. Il pensiero può solo prendere atto di manifestazioni inspiegabili del trascendente come avviene nell’inconscio attraverso l’ipnosi retrogada o nelle percezioni superando il tempo e lo spazio. Il pensiero che cerca l’oltre lo può trovare se non si ripiega su se stesso se esce dal perimetro della fisica della realtà che lo circonda e diventa traduttore degli enti astratti o delle percezioni che avverte, ma se il pensiero riconosce il trascendente riconosce l’eterno come luogo depositario del nostro sentire immaggini ricordi colori emozioni amori che rimoveremo. fine 6 parte

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