IL PAZIENTE CARDIOPATICO DAL DENTISTA. NAPOLI: CLINICA DENTALE BAVA

NAPOLI. Clinica Dentale Bava. Prof Elio Bava: “Il paziente cardiopatico dal dentista. Fattori di stress, uno stile di vita sbagliato e l’allungamento della vita hanno portato ad un‘ incidenza sempre maggiore di patologie cardiovascolari. Ecco che diventa sempre più frequente il rapportarsi con un paziente con problemi cardiaci”.

Prof Elio Bava

“Vediamo adesso insieme, le problematiche più frequenti che deve affrontare il dentista con il paziente cardiopatico.
Nel paziente cardiopatico è necessaria una profilassi antibiotica.
I pazienti che necessitano sono:
portatori di protesi valvolari
pazienti che hanno già avuto endocarditi batteriche
malattie cardiaco-cianotiche
malformazioni cardiache
disfunzioni valvolari acquisite (malattie cardiaco reumatiche)
cardiomiopatie (hipertorfica)
prolasso della valvola mitrale

Una categoria molto importante di pazienti cardiopatici sono pazienti che hanno avuto :

ANGINA PECTORIS
l’angina pectoris non è altro che un sintomo dovuto alla diminuzione transitoria di flusso sanguineo, e può essere l’ninizio dell‘infarto.
l’angina di petto si divide a sua volta in stabile: causata da esercizio fisico ed emozioni forti
e dinstabile: più frequente e di lunga durata, appare a riposo o appena ci si sveglia, è spontanea.
Chi ha sofferto di questa patologia potrebbe essere un paziente a rischio per le cure odontoiatriche ecco perchè è indispensabile che lo studio odonto possegga farmaci di emergenza quali l’adrenalina e la nitroglicerina e dispositivo tecnologico ossia il defribrillatore fondamentale per l’emergenza cardiaca.Inoltre il dentista deve usare anestetici privi di vasocostrittori.

Il paziente che prende anticoaugolanti

il paziente cardiopatico che ha subito interventi o è stato vittima di un infarto, sarà sicuramente sotto cure con anticoagulanti orali quali l’aspirina, l’eparina, o cumarinici. Il dentista che dovrà sottoporre questo paziente a una chirurgia orale che puo essere la semplice estrazione di un dente o un’implantologia dovrà far sospendere al paziente almeno due giorni prima la terapia anticoagulante.
Onde non incorrere in fattori emorragici.

Paziente iperteso
il paziente che soffre di ipertensione non sarà sempre sintomatico. È quindi importante che pirma di un’intervento invasivo di odontoiatria si effettui la misurazione della pressione, per escludere a priori l’ipertensione. Se il paziente è iperteso e ricordiamo la minima superiore a 90 e la massima superiore a 140 bisogna assoulutamente adoperare un anestetico privo di adrenalina”.

https://www.imparziale.com/wp-content/uploads/2019/02/BAVA-LOGO-1.png

Clinica Dentale Bava Convezionata diretta CASAGIT per giornalisti – Napoli, Viale Antonio Gramsci, 20. Telefono 081.188.216.46.

 

Lascio un commento