8 Marzo: Storie di Donne Indimenticabili

8 Marzo: Storie di Donne Indimenticabili. Al liceo scientifico “Bonaventura Rescigno” di Roccapiemonte (SA) con inizio alle ore 10.00, la presentazione del libro. Teresa Filangieri. Una duchessa contro un mondo di uomini” 

L’iniziativa, voluta  dall’Assostampa Campania Valle del Sarno  e dalla Commissione Pari Opportunità  proprio in occasione della Giornata Internazionale della Donna, gode del patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno e del Comune di Roccapiemonte ed è stata organizzata in collaborazione con il Liceo rocchese, l’Istituto Comprensivo Mario Vassalluzzo,l’Associazione  delle Guardie Ambientali d’Italia (Gadit) e l’associazione di promozione sociale “Le Philanthrope” che si ispira proprio alla vita ed alla mission della Filangieri.

Figlia del generale borbonico Carlo e nipote del filosofo illuminista Gaetano, Teresa Filangieri, che nel 1847 andò in sposa al duca di Roccapiemonte Vincenzo RavaschieriFieschi, fu una donna dalle idee rivoluzionarie, scrittrice e una delle maggiori filantrope dell’Ottocento.

La nobildonna napoletana ha ispirato la penna della scrittrice partenopea Carla Marcone che nel suo romanzo storico, edito da Scrittura&Scritture, ne tratteggia abilmente la figura.

All’indomani dell’Unità d’Italia, in una Napoli preda della miseria, dove i bambini poveri sono abbandonati al proprio destino e le orfane spesso diventano spose raccattate, donne di strada o suore senza vocazione, una duchessa attraversa i vicoli lerci, bussa alle porte dei bassi, interroga la gente, il popolo, per capire, per aiutare e non per sedurre con promesse irrealizzabili.

In questa Napoli lazzara di Michele ’o Belzebù, dove l’azzurro degli occhi di Raffaele si sporca col nero della superstizione della schiena ingobbita del buon Alfonso, Teresa Filangieri concepisce un progetto ambizioso: far costruire il primo ospedale pediatrico italiano per malattie infettive, il Lina Ravaschieri, dal nome della sua unica figlia scomparsa a 12 anni, oggi Santobono.

Per riuscirci deve scontrarsi con il mondo degli uomini, quegli stessi, padri e mariti, a cui le donne appartengono di diritto. Sfida le convenzioni, sottomette l’orgoglio, raccoglie dalla strada gli scugnizzi, ferite purulente che bisogna cominciare a disinfettare.

Carla Marcone nel suo romanzo mette in scena una Napoli in cui la storia viaggia per conto proprio, separata nei tempi e nei modi dal resto d’Italia, dove vivere è una ricompensa e morire spesso è un privilegio, e ridona luce a una donna dai natali illustri, animata dalla passione civile, dall’amore verso i più deboli, ma troppo in fretta dimenticata dalla Storia.

Giovedì 8 marzo, alla presenza di degli studenti,al liceo Rescigno porteranno i loro saluti il Presidente di Assostampa Campania Valle del Sarno, Salvatore Campitiello, la componentedel gruppo Pari Opportunità dell’Ordine dei Giornalisti Campano,Filomena Varvo, i sindaci di Roccapiemonte e Castel San Giorgio, Carmine Pagano e Paola Lanzara, le dirigenti scolastici del Liceo rocchese,Cinzia Guida e dell’Istituto comprensivo MarioVassalluzzo, Anna De Simone, il presidente Regionale delle Gadit Concetta Galotto e la presidente della Consulta Cultura e Pari Opportunità del comune di Roccapiemonte Emilia Desiderio.

Attesa anche la presenza dell’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Chiara Marciani.

A dialogare con l’autrice ed a raccogliere Il racconto di una delle più significative personalità femminili della Napoli di fine Ottocento,che ha fatto della carità e della filantropia la sua missione e la sua vita, sarà la giornalista Luisa Trezza.

                                                              …………………………

“A proposito di cose belle – ha detto l’autrice Carla Marcone– l’otto marzo, giorno di donne e di mimose, sarò ospite del Liceo Scientifico BonaventuraRescigno.Teresa Filangieri ritorna a Roccapiemonte. Racconterò di lei respirando l’aria che respirò, guarderò il cielo che guardò, e in punta di piedi e umilmente calpesterò la terra che calpestò. E sorriderò alla giovane platea che mi aspetta, mentre parlerò del passato agli occhi che vedranno il futuro”.

La figura di Teresa Filangieri rivive nelle pagine di un romanzo che è lo spaccato di vita di un’epoca in cui le donne non potevano prendere iniziativa, né potevano entrare nel mondo delle istituzioni, Teresa Filangieri fu un’eccezione, rivoluzionò Napoli e i ceti più poveri, con la sola forza dell’amore e della sua spiccata personalità.

Ma Teresa Filangieri non si muoveva solo tra i bassi ed i vicoli di Napoli, ma anche tra le stradine di campagna di Roccapiemonte, di cui è stata duchessa e, tra quelle di Castagneto di Cava de’Tirreni che contribuì a risanare insieme all’amica di sempre Paolina Craven.

Una donna che troppo presto la storia ha relegato all’oblio!

 

 

Lascio un commento