STOP SEXUAL TOURISM PARTIRE PER ABUSARE I BAMBINI CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ

Stop Sexual Tourism. l’Associazione Dream Team Donne in Rete ha aderito al progetto promosso da Mete Onlus Advocacy (presieduta da Giorgia Butera) e dall’Associazione Fiori di Acciaio, finalizzato a combattere con ogni mezzo lo sfruttamento sessuale minorile.

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, sono circa tre milioni di persone ogni anno a viaggiare allo scopo di praticare il cosiddetto turismo sessuale pertanto il primo luogo da cui è partito il “Messaggio di civiltà”, una campagna di comunicazione volta a sottolineare come questa pratica sia un crimine contro l’umanità, è stato un aeroporto, quello di Palermo nel giugno 2016.

In questi giorni la campagna mediatica ha rafforzato il suo agire, infatti, dopo l’esposizione del primo Poster dal forte impatto visuale, adesso si è rinnovata la comunicazione integrata, comunicando a tutta la Comunità Internazionale, i bambini nella loro dimensionale naturale: quella del gioco e della libertà.

In ambito internazionale , in particolare , all’Interno del Consiglio dei diritti Umani della Nazioni di Ginevra, il progetto viene condotto nell’operatività insieme a Sara Baresi ( Presidente Protea Human Rights )

Da sempre il nostro impegno come associazione mira a contrastare ogni atto di violenza, tutelare l’infanzia violata, promuovere diritti e dignità: aderire a questa campagna ci sembra un passaggio naturale quanto obbligato per far sentire la nostra voce contro chi nega ai bambini il diritto a vivere un’infanzia serena; come sancito anche dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ribadiamo con forza che tutti i bambini hanno diritto ad essere protetti da ogni forma di violenza e sfruttamento sessuale ed ad essere trattati con umanità e rispetto

Per tali ragioni sarà esposto sul nostro sito web e sulla nostra pagina facebook e su tutto quello che comunicheremo , il banner della campagna “Stop sexual tourism” , che troverete in allegato , chiunque condivida questa battaglia può aderire alla campagna esponendo il banner dove desidera: sul proprio sito, sui profili social, nei luoghi associativi e di lavoro.

 

 

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