AKI NUREDINI: AMO NAPOLI E LE SUE ECCELLENZE

“O sole mio”. Dalla nota canzone napoletana, Aki Nuredini, l’imprenditore macedone con il pallino della gastronomia ha tratto il nome del suo notissimo locale viennese “Sole”, crocevia della cultura internazionale.

Nell’accorsato ristorante e lounge bar di Aki Nuredini sito ad Annegasse 8 confluiscono, ogni notte tutti gli artisti più importanti che passano per Vienna si esibiscono nei teatri richiamando spettatori anche dall’estero.

Il locale è aperto ogni giorno dalla mattina fino all’alba ed è molto frequentato da cantanti lirici, personaggi politici, esponenti delle istituzioni locali e internazionali, ballerini moderni, compositori, violinisti, musicisti di chiara fama, danzatori classici e direttori d’orchestra, reduci dalle serate di spettacolo all’Opera della capitale austriaca.

Al termine dei concerti, i protagonisti del palcoscenico si ritrovano tutti ai tavoli di “SOLE” per festeggiare la riuscita delle loro esibizioni e anche per stare piacevolmente in compagnia. La convivialità da Aki è un’esperienza distensiva, in un’atmosfera molto amichevole, un servizio premuroso, svolto da camerieri gentili e competenti come Daniel e con pietanze cucinate bene. Da “Sole” si raduna abitualmente un parterre di tutto

rispetto formato da industriali importantissimi come Wolfgang  Rauball presidente dell’Euro Gas di Vienna, il politico americano Bill Clinton già presidente USA, il direttore dell’Opera di Vienna Dominic Meyer, attori come John Malkovich e Tom Cruise, attachè diplomatici come Rosa Maria Castro Valle dell’Ambasciata del Messico, personaggi di cultura come Rosalba Purchia sovrintendente del Teatro San Carlo di Napoli, artisti come il pittore di star Internazionali del balletto Leo Stopfer, imprenditrici come Kalina Peherstorfer titolare di Amon’s Delicious Catering.

Si tratta, infatti, di una sofisticata èlite – amica storica dell’inarrivabile Aki Nuredini – che ama la cucina italiana, lo spaghetto al pomodoro, il pesce freschissimo, la burrata Chieppa di Andria e altre prelibatezze made in Italy e made in Naples che non mancano di arrivare giornalmente nelle cucine di “Sole”.

Nato sotto il segno dello Scorpione, classe 1956, Aki ha portato oltralpe la filosofia della dieta mediterranea e, infatti, nelle retrovie di “Sole” si respira aria campana, a cominciare dal pizzaiolo Raffaele Capaldo di Nocera Inferiore che vive ormai a Vienna da tanti anni e che ha imparato l’arte della pizza in terra di Partenope portandola nella capitale austriaca, seguito dalla fidanzata napoletana Annarita Agovino che lavora con lui nel locale di Aki.  In cucina, poi, domina lo chef Raffaele De Siene, un casertano che ha girato tutto il mondo e ha deciso di fermarsi a Vienna per deliziare i palati più raffinati con le preparazioni della nostra terra, aiutato da Giuseppe Liuzzo Rampino, un siciliano di Palermo che ha affrontato questa sfida da giovanissimo. Il ristorante “Sole” è l’unico all’estero insignito dall’Accademia Italiana della Cucina del diploma: particolare importante – che non sfugge all’occhio dei gastronomi.

Su ogni tavolo troneggiano bottiglie di olio extravergine che variano da quello delle Colline Salernitane DOP a quelli dell’Irpinia, dell’Ufita, della Penisola Sorrentina, delle Terre Aurunche, come a dire il meglio della terra del Vesuvio, il che la dice lunga sulla qualità e l’attenzione ai particolari di Aki.

“Ho sempre amato il bel canto e la buona cucina – racconta Aki – da ragazzo pensavo di dedicarmi alla lirica e studiavo da baritono ma poi il mio talento gastronomico si è rivelato più forte e mi sono dedicato a una ristorazione di qualità che non può prescindere dalle ricette del Bel Paese, dai suoi sapori e dai suoi irresistibili profumi”. “Anche la mia famiglia – aggiunge Aki – (composta dalla moglie di origine albanese Regaip, i figli Aggron di 29 anni, Asl di 37 , Fa 35 e Giulisime 40) sovrintende con me alla gestione di “Sole”, sempre aperto per accogliere ogni cliente.” I talenti di Aki non si fermano qui giacchè è anche un incredibile promotore di eventi benefici, tra cui la favolosa “festa dei 120 anni” in cui ha sommato i 60 anni suoi e della moglie festeggiando 120 anni in totale, circondato dai nipoti Luisa, Albi, Elisa e Amalia. Ben 1800 sono stati gli acquirenti dei biglietti. Il cui ricavato è stato devoluto ai bambini viennesi malati di cancro ricoverati nell’ospedale Sant’Anna – accolti dalla famiglia Nuredini nella sala dove si svolge il concerto di Capodanno Musikverein e cui è intervenuto anche il presidente dello Stato di Vienna Van Der Bellen. Per la gioia degli intervenuti, si sono esibiti 26 artisti venuti da tutto il mondo (tutti amici di Aky) tra cui 19 cantanti, 5 pianisti e 2 violinisti. In un’altra occasione, ha realizzato anche una festa concerto all’Opera viennese affittando il teatro per una festa di beneficenza dedicata alla fondazione Ramon Vargas che si occupa dei bambini poveri del mondo. Alla festa hanno preso parte 15 fra i più bravi artisti del mondo, un’orchestra diretta da Lorenzo Viotti Junior, con soprani, mezzo soprani, contralti, tenori, baritoni e bassi tra cui Ramon Vargas, Michele Shade, Juan Diego Flores, Jonas Kaufmann e, dulcis in fundo, Placido Domingo che ha cantato via internet in teleconferenza per i 2300 ospiti.

Nuredini è un nome magico che apre tante porte e ha reso possibile in passato anche un concerto per il Teatro San Carlo di Napoli, sempre nella stessa sede, con il maestro Menchise di Potenza: oggi molti di questi eventi sono raccontati, con dovizia di splendide immagini, nel libro “Sole” recentemente scritto per celebrare i 30 anni del locale sole e gli ultimi 30 anni dell’Opera di Vienna. “Ho avuto una vita bella, piena di soddisfazioni, in cui ho avuto la possibilità di fare tutto quello che volevo e realizzare i miei sogni – dichiara Aki – per cui posso affermare che la mia esistenza è piena di positività e di passioni concretizzate: intendo aiutare chi è stato meno fortunato di me e, sempre con il sostegno concorde della mia famiglia, organizzerò altri eventi di crowdfunding, specialmente rivolti ai bambini, che sono il futuro del mondo”. Continua Aki: “Tempo libero ne ho poco e lo adopero viaggiando”. “Quest’estate ho fatto diversi spostamenti fra la Macedonia per la festa di apertura del Lago Ocrid, a Salisburgo e in Germania per il Festival Bayreuth di Wagner”. “Prossimamente spero di venire anche a Napoli e per partecipare a un evento congiunto dell’Opera di Vienna con il Teatro San Carlo mentre a dicembre, dopo l’imperdibile concerto di Charles Aznavour, volerò a Los Angeles con il mio fraterno amico Placido Domingo per riposarmi nella sua bellissima villa di Acapulco”. “Per il 2018 – termina Aki – ho in progetto di organizzare un concerto per 100 diplomatici di Albania e Austria sempre al Musikverein, poiché la musica è sempre stata la mia passione e non nascondo la mia predilezione, fra gli artisti italiani, per Zucchero e Albano Carrisi che non manca mai quando è a Vienna di mangiare da “Sole” e brindare con me con i vini della sua tenuta pugliese.”

Di Laura Caico

 

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