La Federico II celebra la sua lunghissima storia

La Federico II celebra la sua lunghissima storia e ricorda la figura e l’’opera del suo fondatore nel giorno in cui l’’Ateneo cominciò la sua attività.

Il 29 settembre (festa di san Michele) fu il giorno in cui iniziarono le attività dello Studium, così come veniva chiamata all’epoca l’Università di Napoli, fondata dall’imperatore Federico II di Svevia nel 1224. Nello stesso giorno, il 29 settembre 2017, a partire dalle ore 9, nell’Aula Pessina della sede centrale di Corso Umberto I, 40, l’Università Federico II approfondisce lo studio delle sue origini con un importante convegno internazionale, che offre anche l’occasione per celebrare la sua lunghissima storia: quella dell’università ‘statale’ più antica del mondo.

Al contempo, l’incontro scientifico vuole ricordare la figura e l’opera del suo fondatore, che presso la sua corte fu capace di accogliere e far sviluppare mirabilmente tradizioni culturali varie e innovative, tali da incidere indelebilmente sullo sviluppo della letteratura, della filosofia e delle arti dei secoli successivi.

Gaetano Manfredi, Magnifico Rettore

Introduce i lavori Gaetano Manfredi, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; presiede Arturo De Vivo, Prorettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Interverranno studiosi di respiro internazionale.

‘Ad scientiarum haustum et seminarium doctrinarum’, ovvero ’alla fonte delle scienze e al vivaio dei saperi’ è l’iscrizione che campeggia sul frontone dell’ingresso della sede principale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Non si tratta solo di un motto suggestivo o retoricamente evocativo: è un monito identificativo, che, richiamando l’antichità dell’istituzione, vuole ricordare il valore della tradizione e, al contempo, l’importanza della cultura.

Nella giornata di studio, che si svolgerà col sostegno della Fondazione ‘Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo’, sarà presentata la ristampa anastatica del volume di Giovanni Giuseppe OrigliaIstoria dello studio di Napoli, Napoli 1753, pubblicata dalla Editoriale Scientifica.

Tanti gli studiosi italiani e stranieri che interverranno: il Programma

 

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