Don Milani, un maestro scomodo, un disubbidiente al servizio dell’uguaglianza

Comune di NapoliDon Milani, un maestro scomodo, un disubbidiente al servizio dell’uguaglianza, lunedi’ 26 giugno 2017, ore 16,30 Sala della Giunta in Palazzo San Giacomo

comune-di-napoliA cinquant’anni dalla morte di Lorenzo Milani l’Assessorato alla Scuola e all’Istruzione del Comune di Napoli lo ricorda con un pomeriggio di letture, riflessioni, impegni. Interverranno insegnanti, dirigenti scolastici, sacerdoti, educatori, amministratori, cittadini sovrani.

Spesso gli amici mi chiedono come faccio a far scuola. Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare scuola, ma solo di come bisogna essere per poter fare scuola.[ Bisogna avere le idee chiare in fatto di problemi sociali e politici. Non bisogna essere interclassisti ma schierati.

Con queste parole Don Milani insegnava una diversa modalità di impegno, che ha dato frutti nella scuola, ma anche nella societa’. A cinquant’ anni dalla sua scomparsa, il ricordo del suo pensiero e delle sue azioni, tanto più coraggiose quando disubbidivano agli ordini superiori per difendere i diritti della persona umana, spinge l’amministrazione comunale ad una commemorazione corale, che vuol coinvolgere non solo gli insegnanti ma tutti i cittadini a qualsiasi categoria sociale appartengano.

Don MilaniIl giorno 26 giugno dalle ore 16.30, nella sala Giunta a Palazzo San Giacomo, su iniziativa dell’assessorato alla Scuola, lo ricorderanno a più voci Annamaria Palmieri,Enrico Panini, Raffaele del Giudice, Nino Daniele, Cesare Moreno, Padre Fabrizio Valletti, Gennaro Carillo, Nicola Iasiello, Alfredo Guardiano, Domenico Ciruzzi, Pasquale Colella, Pio Russo Krauss, Maria Teresa Bongiorno, Andrea Morniroli, Paola Parlato, rappresentanti del Consiglio comunale.

Leggeremo insieme dei passi, commenteremo la loro bruciante attualità per ciascuno di noi, amministratori, insegnanti, professionisti o semplici cittadini sovrani, come Don Lorenzo amava chiamare i suoi alunni ha dichiarato l’assessore Palmieri.

 

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