Il Grand Food, libro di Elisabetta Donadono, presenta Homo Scrivens, 16 aprile

copertina _DonadonoIl Grand Food. L’arte mangiata. Percorsi di gastronomia artistica in Campania, libro di Elisabetta Donadono. Presenta la casa editrice Homo Scrivens: Cappella Real Monte Manso di Scala, via Nilo, 34 Napoli, sabato 16 aprile ore 11.30

Può un monumento ispirare l’idea del cibo? E può una pietanza far scoprire l’arte e la bellezza dei luoghi? Sì, secondo Elisabetta Donadono, autrice del libro Il Grand Food, con le illustrazioni di Gianmarco De Chiara (Homo Scrivens, collana Arti, pp. 160, euro 13).

Il volume sarà presentato sabato 16 aprile alle ore 11.30 nella prestigiosa Cappella Real Monte Manso di Scala, in via Nilo 34 a Napoli, con la partecipazione di Luciano Garella –soprintendente Belle Arti e Paesaggio per Comune e Provincia di Napoli, Alessandro Ippoliti – Università degli Studi di Ferrara, Aldo Putignano – direttore di Homo Scrivens, Augusto Cattaneo – Governatore Decano del Real Monte Manso di Scala. Modera il giornalista Giuseppe Crimaldi.

 Lo scrittore Maurizio de Giovanni, che ne firma la prefazione, lo definisce “piccolo straordinario libro, passaporto per un viaggio indimenticabile”. E lo è, per il lettore che con un viaggio in quaranta luoghi e quaranta ricette della Campania, scopre il Dna archeologico, artistico e monumentale della regione. Da Cuma al Cilento, dal cuore di Napoli all’entroterra casertano, beneventano, avellinese e sino al mare delle costiere, Il Grand Food conduce alle oasi culinarie per suggerimento di Apicio o Ippolito Cavalcanti, per godere di profumi e sapori: dal Sartù di riso alle cipolle ripiene, dal sale al pane, dall’olio extravergine di oliva al vino, in una caccia ai grandi luoghi e ai grandi cibi. Una guida non tradizionale, in versione di cronaca culturale condita da un po’ di fantasia, ma anche un tour di gastronomia artistica, con un viaggiatore speciale, che si rivela soltanto alla fine e che ha una insaziabile fame di conoscenza per la bellezza di territori come Napoli e la Campania.

      Tra prelibatezze antiche e altre più recenti, piatti proposti da grandi cuochi o esperti culinari, il viaggiatore ‘segreto’ crea con la sua fantasia l’Arte mangiata, cioè quaranta percorsi di gastronomia artistica. E, poiché in Campania non si può prescindere dall’arte fatta con le pietre, con le mani, con i colori, con la creatività, ecco che viene naturale legare un cibo ad un luogo ed un luogo ad un cibo, sfatando spesso anche dogmi degli esperti o storici di cucina.

   Il Grand Food propone in maniera non scontata luoghi che stanno lì da secoli e che pochi o nessuno conosce, e li riapre con la fantasia, o immagina in luoghi, noti ed aperti al pubblico, storie fantastiche.

Ad ogni monumento è abbinata una ricetta. Ad ogni ricetta un monumento. Una scelta dettata dall’istinto del viaggiatore, che ricostruisce piatti imponenti o semplici assaggi, guidato anche dalla curiosità per avvenimenti storici o dalla personalità di uomini e donne del passato. Il colore di un marmo gli ispira un ortaggio, il ricordo di un odore, la ricetta di un piatto principe della cucina partenopea e la visione di una opera d’arte l’accostamento ad una opera culinaria poco conosciuta.

Cibo e luoghi. Luoghi e cibo. Non a caso, il libro sarà presentato nella Cappella del Real Monte Manso di Scala, settecentesco scrigno nel cuore greco romano di Napoli, luogo non aperto al pubblico se non in rare occasioni e con visite guidate, dove il viaggiatore del Grand Food fa tappa per scoprire l’esistenza di un antichissimo forno del pane.

Elisabetta Donadono, napoletana, giornalista e comunicatrice pubblica, si occupa di informazione culturale. Fondatrice di napolipost.com, giornale online delle buone notizie, cura reportage nel settore dei beni culturali, e della gastronomia. Ha pubblicato Scrigni ritrovati (Loffredo 2012). E’ assaggiatrice di olio di oliva vergine.

 

 

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