40° Congresso Nazionale Società Italiana Chirurgia Vertebrale Gruppo Scoliosi e

40° Congresso NazionaleSi terrà a Napoli presso la Stazione Marittima dall’11 al 13 maggio il 40° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale Gruppo Scoliosi e Società Italiana di Rieducazione Motoria, presieduto da Carlo Ruosi, ortopedico del Dipartimento di Sanita Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Alla cerimonia inaugurale, che si terrà giovedì 11 alle ore 18 nel centro congressi della Stazione Marittima, interverranno Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II, Luigi Califano, Presidente della Scuola federiciana di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo, Maria Triassi, Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ateneo, e Vincenzo Viggiani, Direttore Generale della A.O.U. Federico II.

Saranno centrali nel Convegno questioni scientifiche dedicate alle innovazioni tecnologiche in chirurgia vertebrale, sessioni su argomenti prettamente neurochirurgici e, in particolare, corsi di istruzione per i giovani tenuti da riconosciuti esperti ortopedici e neurochirurghi.

L’evento vedrà 200 Relazioni, 170 tra Relatori e Moderatori, 13 Sessioni Scientifiche su tutti i principali argomenti della materia, 7 Tavole Rotonde di particolare interesse sui temi più innovativi e su quelli più efficaci anche da un punto di vista sociale, 3 Corsi di istruzione per giovani chirurghi tenuti da Maestri della disciplina, 2 Corsi sulle Innovazioni Tecnologiche, 1 Corso sulla Rieducazione Motoria e 1 Corso di Aggiornamento sull’importanza dello Sport nella prevenzione delle deformità giovanili, con la partecipazione di tecnici esperti e campioni olimpionici.

Hanno partecipato all’organizzazione tutte le Divisioni Ospedaliere e Universitarie di Napoli sia ortopediche che neurochirurgiche che riabilitative, nel segno di una sinergia scientifica e culturale che riteniamo sia l’unica maniera per affrontare tematiche comuni in una visione moderna e nell’ottica di contribuire insieme al miglioramento della qualità delle nostre capacità di diagnosi e cura e quindi a far star meglio i nostri pazienti.

Sono inoltre state programmate per gli accompagnatori tour guidati per i principali tesori della città.

Si affronteranno tutti gli argomenti principali della disciplina Deformità: scoliosi e cifosi; Osteoporosi; Patologia degenerativa; Ricerca di base; Tumori; patologie degenerative cervicali, fratture del rachide cervicale, tumori primitivi e metastatici della colonna vertebrale, patologia degenerativa lombare, patologie reumatiche, spondilolistesi, ernia del disco, fratture delle vertebre dorso-lombari, infezioni

Oltre alla scoliosi che è una patologia di preminente interesse ortopedico, la Società di chirurgia vertebrale si occupa infatti di tutte le patologie vertebrali, dal punto di vista medico, chirurgico e riabilitativo, ed infatti in essa confluiscono come soci sia ortopedici che neurochirurghi che fisiatri. La nostra società scientifica è l’unica quindi che accoglie al suo interno medici di estrazione diversa come gli ortopedici e neurochirurghi, esempio utile di sinergia tra specialisti differenti con un comune obiettivo di migliorare la qualità dei trattamenti per i pazienti affetti da patologie vertebrali.

Queste patologie, con l’aumento della vita media, sono sempre più frequenti in quanto la maggior parte di esse è determinata dalla degenerazione artrosica dei dischi e delle vertebre con le conseguenti lombalgie, lombosciatalgie, cervicalgie e cervicobrachialgie che si può dire interessino quasi l’80% della popolazione adulta.

Nell’ambito delle tre giornate congressuali oltre alle relazioni sui temi detti ci sarà una Tavola Rotonda sull’importanza della chirurgia mininvasiva nelle patologie lombari di pazienti adulti e anziani, sempre più frequenti come detto.

Il tema della chirurgia mininvasiva è molto sentito, sia tra i chirurghi che tra i pazienti, in quanto la possibilità di ottenere risultati definitivi sul dolore lombare cronico, attraverso interventi scarsamente invasivi, è una delle ultime frontiere della chirurgia vertebrale.

Un’altra Tavola Rotonda altrettanto interessante riguarderà proprio la fragilità vertebrale dell’anziano con i suoi sintomi principali, l’osteoporosi, il dolore e la frattura.

Si affronteranno i più moderni orientamenti nella diagnosi e nel trattamento farmacologico e chirurgico dei crolli vertebrali da osteoporosi.

Un discorso a parte meritano la scoliosi e le innovazioni nel tema di chirurgia vertebrale.

Per quanto riguarda la scoliosi che è una patologia sempre più frequente, grande risalto viene dato alla necessità di prevenirla o meglio di identificarla precocemente in modo da trattarla il prima possibile ed evitare il suo peggioramento. Infatti sempre più spesso le scoliosi iniziali di grado lieve e medio vengono sottovalutate e non si procede immediatamente a trattarle in modo conservativo con dei corsetti adeguati. Tutto ciò comporta l’inevitabile peggioramento della patologia che poi costringerà ilo medico e il chirurgo al trattamento chirurgico della stessa.

Per cui i risultati a distanza, come anche si evince dalla letteratura internazionale, del trattamento conservativo e del trattamento chirurgico della scoliosi, tendono ad essere sostanzialmente simili in quanto in entrambi i casi non si potrà evitare che al paziente compaiano tra i 40 e i 60 anni sintomi di dolori specie lombari.

Da ciò l’importanza dell’identificazione precoce e del trattamento conservativo precoce. Da ciò è importante la compliance del paziente che deve collaborare in maniera attiva al “suo” trattamento e altrettanto importante che il medico informi in modo corretto e preciso sulle conseguenze di un mancato o insufficiente trattamento.

Una volta che però la patologia è divenuta grave l’intervento chirurgico, nonostante gli esiti a distanza di cui abbiamo detto, è l’unico che potrà assicurare al paziente la migliore qualità di vita possibile.

Un risalto particolare sarà dato in tutto il Congresso alla fisioterapia e alla riabilitazione quale presidio fondamentale sia come coadiuvante dei trattamenti conservativi sia come presidio fondamentale nei periodi post operatori.

Dal punto di vista organizzativo pertanto è necessario implementare assolutamente le attività di screening sul territorio per identificare già dall’età scolare 10/13 anni l’insorgenza di queste patologie.

Ricordiamo oltre alla scoliosi, anche la grande diffusione, specie negli ultimi anni, del dorso curvo o ipercifosi dorsale che ugualmente va tratta precocemente onde evitare esiti invalidanti e il necessario ricorso alla chirurgia.

Tali screening vanno gestiti in modo sinergico tra le autorità scolastiche, le ASL, i centri ospedalieri universitari di cura delle deformità vertebrali e anche le società scientifiche.

Nel Congresso si terrà un focus dedicato proprio all’implementazione di queste sinergie.

Per quanto riguarda la ricerca e il grande tema delle innovazioni tecnologiche nella chirurgia vertebrale, sarà organizzato nell’ambito del convegno, un corso tutto dedicato alle più recenti novità che sono comparse negli ultimi anni in questo campo. Ad esempio saranno presentate le ultime tecniche di diagnostica radiologica con ricostruzioni tridimensionali della colonna vertebrale e con minime quantità di radiazioni assorbite dai pazienti.  

Sarà presentata l’ultimo tipo di risonanza magnetica che effettua indagini in posizione verticale del paziente, posizione fondamentale per un migliore studio dei dischi intervertebrali.

Un’ulteriore novità è rappresentata dalle strumentazioni chirurgiche in carbonio, più leggere, precise e resistenti delle leghe metalliche del passato.

Ultima frontiera è anche rappresentata dall’utilizzo dei robot in chirurgia vertebrale che permettono una più precisa tecnica chirurgica nel trattamento delle patologie degenerative.

Come in tutti i settori della chirurgia l’avvento del Robot sta rapidamente modificando anche in chirurgia vertebrale le caratteristiche degli interventi operatori: più mirati e più precisi con una qualità del risultato migliore.

In ultimo ma non ultimo, saranno presentate tutte le moderne tecniche di fusione ossea grazie all’utilizzo di derivati da cellule staminali e di fattori piastrinici che sempre più spesso aiutano il chirurgo moderno nella realizzazione di una stabilizzazione vertebrale duratura.

Programma

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