Cucina Mirabilis, libro di Lejla Mancusi Sorrentino: le radici del cibo

A 9788874318360_0_0_700_80Il nuovo libro Cucina Mirabilis di Lejla Mancusi Sorrentino, annuario gastronomico, in cui ogni giorno porta con sé passi di testi che mostrano l’evoluzione della civiltà della tavola nei secoli, dall’antichità, per arrivare alla contemporaneità contiene l’ingrediente che mancava: la ricerca storica, le radici del cibo, la prospettiva temporale realizza quel quid di cui si avvertiva la mancanza

Non più esaustivi elenchi di materie prime e dosaggi, dunque in queste pagine, ma sintesi di una sapienza millenaria del gusto in cui è racchiusa l’anima stessa del Mediterraneo: presentato per la prima volta nella libreria Vitanova con introduzioni di Claudio Novelli,  Lucio Rufolo e Piero Antonio Toma.

Il libro Cucina Mirabilis  testimonia la competenza e la passione per l’enogastronomia della Mancusi Sorrentino, giornalista e scrittrice con al suo attivo una ventina di libri che spaziano dai primi ai dessert, dalla pizza ai secondi di mare, dal the al caffè, dagli agrumi al cioccolato, alimenti declinati in ogni possibile variante conosciuta all’ombra del Vesuvio e non solo.

Socia da oltre trent’anni dell’Accademia Italiana della Cucina, ha animato in qualità di consulente, con l’indimenticabile Mimì Manzon, gli straordinari stage di cucina dello chef Vincenzo Bacioterracino presso il Grand Hotel Parker’s e ha curato la ristampa anastatica  di testi di cucina ottocenteschi; inoltre, ha viaggiato per l’Europa tenendo corsi sulla storia degli alimenti ed effettuando per la televisione nazionale giapponese, reportage sulla cucina di Napoli e della Campania dedicati agli abitanti del sol Levante, da sempre notoriamente appassionati dell’arte partenopea anche sulle tavole da pranzo.

In questa sua ultima fatica data alle stampe si apprendono molti interessanti aneddoti e particolari   sull’avanzato stato di conoscenze enogastronomiche possedute dagli antichi romani e descritte in versi e in prosa da nomi celebri come Orazio, Plinio, Svetonio, Seneca, Marziale e altri: dopo l’overdose di ricettari e show cooking che hanno conquistato le masse – soprattutto televisive – sulle metamorfosi del cibo, ecco arrivare da Lejla qualche istruttivo squarcio sulle  intuizioni e sugli studi di personalità che in epoche lontane hanno dato al momento della nutrizione la dignità di civiltà, sperimentando tecniche di coltivazione di cereali, vitigni, frutteti e preparazione di pietanze via via sempre più prelibate.

 Come racconta la stessa autrice “Nel corso di alcuni anni ho raccolto e archiviato, senza uno scopo preciso, i brani che via via più mi colpivano durante la lettura di un libro, finchè ho deciso di pubblicare e condividere con gli appassionati come me di storia dell’alimentazione questo florilegio di scritti antichi e recenti di diverse nazionalità e di svariati settori professionali. C’è la saggezza popolare, il filosofo, il letterato, lo storico, il naturalista, il poeta, l’antropologo, ognuno ieri come oggi ha detto la sua su dove, quando, quanto e come si deve mangiare, talvolta seriamente talaltra con ironia o per criticare, rimproverare, dare insegnamenti, o solo per passatempo. Per dare un ordine sistematico alla raccolta di tanti brani diversi tra loro per lunghezza, stile, epoca e argomento, ho immaginato una sorta di calendario in modo da distribuire la lettura nel corso dell’anno, un pezzetto al giorno, magari di sera quando, terminata la giornata lavorativa, si è più propensi a un momento di relax e di riflessione sul grande tema di attualità: la gastronomia!”

Di Laura Caico

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